Debris Flow di Grotti (Sant’Anatolia di Narco)

Il sito è visibile dal paese di Grotti. Percorrendo la SS209 della Valnerina svoltare in corrispondenza del bivio per Piedipaterno, Grotti e Meggiano e prendere la SR395 del Passo di Cerro. Dopo circa 5,2 km girare a destra e dirigersi verso l’abitato di Grotti. Fermarsi dopo 200 m in corrispondenza di uno slargo a fianco della chiesa di S.Pierino.

Allo sbocco del torrente Baroncelli, in prossimità del paese di Grotti, si è verificato nel 1965 un importante evento di colamento rapido di detrito (debris flow). Il torrente nasce sul versante meridionale del M. Galenne ad un’altitudine di 1000 m. Il suo bacino si estende per circa 1 km2. Nella sua parte centrale, a circa 700 m di quota, sono evidenti zone in erosione con una pendenza media di 30°, dove potrebbe trovarsi l’area di origine del debris flow.

Nel settembre del 1965, dopo un forte temporale, si sono attivate frane superficiali multiple dalle scarpate e dalla zona erosa, che poi sono evolute rapidamente in un debris flow incanalato lungo l’impluvio. I detriti raggiunsero l’abitato di Grotti distruggendo e sommergendo parzialmente le case che si trovavano nella parte superiore della conoide alluvionale sulla quale sorge oggi l’abitato stesso. Tuttavia, l’effetto principale dell’evento è stata la profonda erosione dell’impluvio lungo il quale il debris flow si era incanalato. Dopo l’evento di debris flow del 1965, vennero costruite nove briglie di controllo in calcestruzzo a partire da un’altezza di 680 m e proseguendo fino all’inizio del paese Grotti. Queste opere sono in parte visibili dal punto sosta consigliato. Anche se dopo il 1965 non sono stati registrati altri eventi catastrofici di debris flow, foto aeree del 1977 mostrano le briglie piene di detriti, un segno della continua attività di erosione del materiale dai versanti laterali. Fino al 1977 il corso d’acqua non era interessato da vegetazione; attualmente invece vi è una folta vegetazione che costeggia il torrente.

In September 1965, after a big rainstorm, several superficial landslides were activated from the erosional zones of the slope at about 700 mt altitude on the Baroncelli river, and quickly evolved in a debris flow channeled along the watershed. The detritus reached the Grotti village destroying and partially submerging the houses. After this event 9 concrete weirs were built at the top of the village and are partially visible from the geosite. Even if after 1965 there were no other catastrophic events registered, some aero-photos of 1977 show the weirs full of detritus which means that the lateral slopes are still under erosion.