Graben della Valcasana (Scheggino e Sant’Anatolia di Narco)

La Valcasana è percorribile per circa 8 km, da Scheggino fino a Gavelli tramite il sentiero CAI n.8 “Strada delle Ferriere” (dislivello di circa 850 m). Percorrendo la SP 471, che collega Sant’Anatolia di Narco a Gavelli, è possibile scendere al Pian delle Melette da Caso e risalire la media Valcasana, che rappresenta la parte più significativa dell’itinerario.

The Valcasana (Caso valley) stretches for 8 km between the towns of Scheggino and Gavelli, where the CAI path n.8 “Strada delle Ferriere” cuts across (about 850 m ascent). By using the SP 471, connecting Sant’Anatolia di Narco to Gavelli one can descend from the village of Caso to Pian delle Melette and then climb up to the middle of the Valcasana valley – the most significant area along the itinerary.

La Valcasana è una stretta e profonda depressione, larga appena 1,5 km e allungata per circa 11 km in direzione NO-SE, che interrompe con grande evidenza la continuità longitudinale della dorsale del M. Coscerno – M. di Civitella. La valle è un Graben (fossa tettonica) formatosi nel Pleistocene (circa 2 milioni di anni fa), grazie all’azione di sistemi di faglie dirette che hanno fatto sprofondare la parte centrale della dorsale. La corrispondenza fra struttura e morfologia è particolarmente evidente. Il dislivello di circa 1000 m tra le vette del M. Coscerno (1684 m) e del M. di Civitella (1565 m) e il fondo del piccolo bacino del Pian delle Melette (579 m) corrisponde quasi perfettamente allo spostamento (rigetto) verticale massimo dovuto alle faglie dirette che bordano la valle. La Valcasana presenta una grande varietà di fenomeni di frana. Tra le forme di dissesto più evidenti: scarpate in degradazione, frane da crollo, scivolamenti, colate rapide di detrito (debris flow; geosito 3), frane complesse per crollo e scivolamento, deformazioni lente di versante per gravità (Deformazioni Gravitative Profonde di Versante – DGPV; geosito 4). Di particolare interesse sono anche le relazioni tra i dissesti e le strutture tettoniche dell’area, come nel caso della gigantesca frana che ha generato il Pian delle Melette (geosito 2). Di particolare interesse storico-artistico sono le chiese della Madonna delle Grazie a Caso e di San Michele Arcangelo a Gavelli, con affreschi cinquecenteschi attribuiti alla scuola pittorica spoletina ed a quella di Giovanni Spagna.

Valcasana is a narrow and deep depression, just 1.5 km wide and about 11 km long in a NW-SE direction, drastically interrupting the longitudinal continuity of the M. Coscerno – M. di Civitella ridge. The valley is a graben (tectonic depression) formed in the Pleistocene (about 2 million years ago) by the action of normal faults system that downthrew the central part of the ridge. The 1000 mt height difference between the top of M. Coscerno (1684 mt) and M. di Civitella (1565 mt) and the bottom of the little basin (579 mt) of Pian delle Melette corresponds to the total vertical displacement (throw) due to the normal faults bounding the valley. Valcasana is an area affected by numerous landslide phenomena. Among them: escarpment degradation, rock fall, landslide, rapid flow of sediment (debris flow; geosite 3), complex landslide, slow slope deformation for gravity (deep-seated gravitational slope deformation – DSGSD; geosite 4). Also noteworthy is the relation between slope instability and tectonic structures of the area that caused, for example, the huge landslide of Piano delle Melette (geosite 2).

From an historical and artistic point of view Madonna delle Grazie church at Caso and San Michele Arcangelo at Gavelli are worth a visit with their XVI century’s frescos ascribed to the pictorial school of Spoleto and of Giovanni Spagna.