ANTICLINALE: piega convessa verso l’alto, con al nucleo le rocce più antiche.
ALTO STRUTTURALE: area sollevata, per l’azione della tettonica, rispetto alle aree adiacenti; ad esempio nel Giurassico il bacino umbro-marchigiano, a seguito della frammentazione tettonica della preesistente piattaforma carbonatica, era articolato in Horst (aree sollevate) e Graben (zone ribassate), delimitati da faglie dirette.
ARGILLITE: roccia sedimentaria che si forma per litificazione di sedimenti argillosi.
BACINO PELAGICO: ambiente di sedimentazione di ma- re aperto.
CALCARE: roccia sedimentaria costituita principalmente da carbonato di calcio; in ambiente pelagico si forma principalmente per l’accumulo di scheletri calcarei di microrganismi marini.
CALCARENITE: roccia calcarea costituita da granuli di dimensioni di una sabbia.
CARSISMO: insieme dei fenomeni di dissoluzione e precipitazione dovuti all’azione chimica delle acque sulle rocce calcaree.
CONOIDE ALLUVIONALE: deposito sedimentario a forma di ventaglio, che si forma allo sbocco di un torrente in una zona pianeggiante o alla confluenza con un altro corso d’acqua.
DEBRIS FLOW: (colata detritica torrentizia) massa di detriti sciolti di varie dimensioni che si muove molto rapidamente, in occasione di piogge intense, lungo gli impluvi che solcano i versanti.
DISCORDANZA ANGOLARE: discontinuità stratigrafica, che separa due corpi geologici in cui gli strati hanno diversa orientazione e inclinazione (giacitura): gli strati sottostanti, più antichi, sono deformati, erosi e successivamente ricoperti dagli strati più recenti.
DOLINA: depressione grossolanamente circolare od ovale, di profondità variabile, formatasi per dissoluzione della rocce calcaree; è una delle forme del carsismo superficiale.
EROSIONE REGRESSIVA: processo di erosione fluviale, che si propaga da valle verso monte.
EVAPORITI: rocce che si formano dalla precipitazione di minerali disciolti nell’acqua per effetto della evaporazione; nella successione umbromarchigiana si sono deposte nel Triassico (non affiorano in Valnerina, ma sono presenti nel suo sottosuolo).
EVENTO ANOSSICO GLOBALE: fase di estrema scarsità o assenza di ossigeno negli oceani, in genere legata ad un aumento di temperatura a scala globale, dovuto a variazioni dell’orbita terrestre o all’incremento dell’attività vulcanica.
FAGLIA: frattura della roccia che provoca un movimento relativo tra i due blocchi rocciosi da essa separati; la superficie lungo cui si è verificata la frattura si chiama piano di faglia; la faccia superiore del piano di faglia è detta tetto, quella inferiore letto.
FAGLIA DIRETTA: faglia nella quale il blocco di tetto scende rispetto al blocco di letto; si forma in un regime tettonico distensivo e genera allungamento e assottigliamento della crosta terrestre (rocce più giovani scivolano a fianco di rocce più vecchie).
FAGLIA INVERSA: faglia nella quale il blocco di tetto sale rispetto al blocco di letto; si forma in un regime tettonico compressivo e genera raccorciamento ed ispessimento della crosta (rocce più vecchie vengono spinte sopra rocce più giovani).
FASE TETTONICA COMPRESSIVA: fase della storia geologica in cui si originano nuove catene montuose, caratterizzate da pieghe, faglie inverse e sovrascorrimenti.
FASE TETTONICA ESTENSIONALE: fase della storia geologica in cui si originano bacini di sedimentazione (graben) bordati da faglie dirette.
FORMAZIONE: unità fondamentale della litostratigrafia; corrisponde ad un pacco di strati sedimentari che presentano una certa omogeneità litologica e caratteri tali da renderli riconoscibili e distinguibili da altre formazioni presenti superiormente, inferiormente, o lateralmente.
GRABEN: blocco roccioso ribassato, delimitato da faglie dirette; spesso corrisponde ad un bacino sedimentario.
HARD GROUNDS: croste di ossidi di ferro e manganese di spessore centimetrico che si formano in ambiente marino, durante lunghi periodi di assenza di sedimentazione.
HORST: alto strutturale, delimitato da faglie dirette.
INGHIOTTITOIO: in un piano carsico, è il luogo dove l’acqua che scorre in superficie viene inghiottita nel sottosuolo; di solito si forma per il crollo o la dissoluzione del fondo di una dolina.
MARMITTA DEI GIGANTI: depressione subcilindrica con dimensioni fino a qualche metro di diametro, che si forma in genere al piede di una cascata dove le acque assumono un moto rotatorio e i detriti trasportati erodono la roccia.
MARNA: roccia composta da carbonato di calcio ed argilla, in parti più o meno uguali.
MESOPIEGHE: pieghe osservabili alla scala dell’affioramento; permettono di comprendere, in base alla loro forma e distribuzione, la geometria dell’anticlinale o della sinclinale maggiore che le contiene.
PIATTAFORMA CARBONATICA: area marina di acqua bassa, caratterizzata da una grande produzione di sedimenti carbonatici da parte di organismi o per precipitazione chimica.
RADIOLARI: organismi unicellulari planctonici marini che presentano uno scheletro siliceo.
SELCE: roccia sedimentaria a grana fine con composizione silicea, molto dura; la selce si forma di solito per dissoluzione e riprecipitazione degli scheletri dei radiolari.
SINCLINALE: piega concava verso l’alto, con al nucleo le rocce più giovani.
SILTITE: roccia sedimentaria che si forma dalla litificazione di sedimenti, con granuli di dimensioni intermedie tra quelle della sabbia e quelle dell’argilla.
SOVRASCORRIMENTO: faglia inversa con basso angolo di inclinazione (sub-orizzontale), che consente la traslazione di grandi masse rocciose, anche su di stanze significative, tramite una superficie sub orizzontale.
SUCCESSIONE CONDENSATA: successione che si è deposta in aree di alto strutturale (tipiche successioni condensate sono quelle giurassiche umbro-marchigiane).
ZONA DI TAGLIO: zona ristretta dove è concentrata la deformazione delle rocce; la deformazione causa lo sviluppo di un’organizzazione geometrica delle diverse parti che costituiscono le rocce (minerali o clasti) e associazioni mineralogiche caratteristiche che riflettono le condizioni di pressione-temperatura, il senso di movimento e la storia deformativa.